18 Ott Vivi nel presente o sospeso tra presente e passato? Il Perdono #louisehay
Vi siete mai ritrovati a ripetervi frasi come…
Se la persona a cui sono stata legata per tanto tempo e che diceva di amarmi mi ha tradita, vuol dire non posso più aprirmi all’amore, l’amore non esiste.
I soldi vanno sempre a chi ha i soldi, io sono nata in una famiglia umile e quindi non potrò mai diventare ricca.
Dal momento che quella persona mi ha raccontato delle bugie e mi ha fatto soffrire, adesso non gli/le credo più!
Mi sono preparata tantissimo per un esame a cui tenevo tanto, ho studiato, ho fatto pratica, ho letto tanto, ho approfondito, ma non è andato bene: adesso ho sempre paura degli esami e temo di non essere brava…
Vi è capitato???
A me è capitato tante volte in passato, e una delle ultime volte che ricordo è stato proprio per un esame, un esame che ho fatto nel 2013 e che adesso sto ripreparando con tutta la grinta, la motivazione e la voglia di farcela e ce la farò!
Spesso le persone dicono che non possono godere del presente a causa di qualcosa che è avvenuta nel loro passato: sono stati feriti una volta e non riescono ad aprirsi di nuovo all’amore; sono stati maltrattati e non perdoneranno né dimenticheranno mai; hanno subito una perdita e da allora non riescono a vivere pienamente nel presente perché pensano a come sarebbe stato se…; sono stati traditi e continuano a chiedersi perché e a pensare a tutto ciò che hanno perso, e così via.
Louise un giorno, durante uno dei suoi seminari, diede la parola ad una signora che condivise con i presenti che lei non poteva più essere felice perché il marito l’aveva tradita, cambiando completamente il corso della vita sua e dei suoi figli, e che lei da quel momento non aveva più vissuto e per questo non poteva perdonarlo. Così Louise le chiese quanto tempo prima fosse accaduto questo evento che le provocava ancora così tanto dolore… e la signora rispose che era successo trent’anni prima: trent’anni prima!!!!!! Nel frattempo il marito si era risposato, aveva avuto altri figli e si era rifatto una nuova vita. In buona sostanza quella signora stava rivivendo da ben trent’anni lo stesso momento: come se si fosse fermato l’orologio, per tutto quel tempo aveva vissuto ripensando a quell’evento, nutrendosi di quell’evento disfunzionale e restando incastrata nel momento del verificarsi dell’evento stesso.
Se ci pensate è come bere una tazza di veleno ed aspettare che l’altro muoia!!!
“Il perdono ci rende liberi di vivere una nuova vita
lasciando andare il passato e il carico emotivo che esso rappresenta.”
Louise Hay
Come dice Louise, spesso non ci rendiamo conto che rimanere aggrappati al passato, non importa quanto spaventoso esso sia stato, ci causa solo dolore. Ed accade spesso che chi ci ha ferito non è nemmeno consapevole di averlo fatto, o almeno non di averci fatto così tanto male. Per cui alla fine le uniche persone che si lasciano condizionare e soffrono per ciò che è accaduto nel passato, siamo solo noi stessi.
Tutto questo ci mette come in una sorta di gabbia di ferro, gabbia che in realtà abbiamo costruito noi con il passare del tempo ergendo sbarra dopo sbarra e decidendo consciamente di rimanere rinchiuse lì dentro.
Quindi sì, il tempo è passato, il nostro corpo è cambiato, ma la nostra mente è rimasta all’evento doloroso. Questo ci impedisce di vivere totalmente nel presente, di esprimere tutte le nostre potenzialità e di lavorare per creare quel futuro che sognavamo quando eravamo bambine.
Noi non abbiamo nessun potere di cambiare il passato, almeno non fisicamente, ma possiamo farlo perdonando e ristrutturando gli eventi dolorosi.
Continuare a lamentarci per ciò che è stato, per come ci hanno trattato, per quello che abbiamo subito, per quello che avremmo potuto avere e non abbiamo avuto, per come saremmo potuti stare ma non stiamo, eccetera, non ci aiuterà a vivere meglio, anzi, entreremo in una spirale di negatività che ci porterà a vedere sempre più cose negative, a piangerci addosso, a condannarci a vivere una vita all’insegna dell’infelicità, del vittimismo e della delusione, mettendo così la nostra vita completamente nelle mani di chi ci ha portato a sentirci così.
Siete disposte a lasciare la vostra vita nelle mani dei vostri carnefici???
La buona notizia è che c’è un momento specifico nel quale abbiamo il potere di agire, l’unico davvero importante, l’unico in cui possiamo fare la differenza per noi stesse e per gli altri: il presente.
È qui ed ora che puoi agire per lasciar andare il carico emotivo che le esperienze dolorose vissute nel passato ancora rappresentano per te.
Nel post della prossima settimana ti indicherò alcuni esercizi per poter lavorare sul perdono.
Oggi invece, voglio lasciarti un po’ di nozioni di consapevolezza sulle quali tu possa riflettere durante questi giorni cosicché la prossima settimana sarai pronta per lasciare andare…
Cosa significa Non Perdonare:
– Crearci sofferenza auto-indotta
– Condannarci all’infelicità per un pensiero ripetuto all’infinito
– Bere una tazza di veleno ed aspettare che l’altro muoia
– Guardare chi ci ha ferito andare avanti nella sua vita (a volte inconsapevole di averci ferito) e noi rimanere in gabbia.
Cosa significa Perdonare:
– Lasciare andare il carico emotivo
– Perdonare non è condonare, ma è prendere atto, lasciare andare ed andare in un’altra direzione
– Girare la testa verso il futuro
– Dissolvere il risentimento
– Diventare liberi di usare tutto il nostro potere mentale per beneficiare del qui ed ora e per godere di un futuro meraviglioso che ci scegliamo.
Alla luce di tutto questo, cosa pensi sia meglio per te?
Ah dimenticavo: sai qual è la persona più difficile da perdonare? Pensaci. Ti risponderò nel post della prossima settimana.
Buon cammino!
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