04 Mar Elizabeth Blackwell: la prima donna medico (ufficiale) #31donnechehannocambiatoilmondo
Elizabeth Blackwell, è la prima donna a laurearsi ufficialmente in Medicina e fu precursora nello spalancare le porte degli studi medici a tutte le altre donne del mondo. Tenace, determinata, abile, coraggiosa e visionaria, ha saputo prendere in mano la sua vita tranquilla e sicura, ma in cui non trovava più stimoli, porsi un obiettivo fattibile e ambizioso per quell’epoca, e con coraggio, impegno ed atteggiamento mentale positivo e propositivo lo ha realizzato il suo meraviglioso sogno per sé stessa e per tutte le donne a cui ha spianato la strada.
Elizabeth Blackwell, nacque in Inghilterra, a Bristol, 3 febbraio 1821 è indicata come la prima donna dei tempi moderni a laurearsi in Medicina rivestendo un ruolo pionieristico nello spalancare le porte degli studi medici a tutte le altre donne del mondo.
“Elizabeth si trasferì in America con i suoi genitori quando era ancora una bambina. Dopo la morte di suo padre, Elizabeth dovette industriarsi per aiutare la famiglia, ma il lavoro che faceva, l’insegnante, non la soddisfaceva poiché cercava qualcosa che potesse nel contempo soddisfare il suo intelletto e la sua natura religiosa. Un giorno, una sua conoscente che stava per morire, le disse che avrebbe sopportato meglio la malattia se solo fosse stata assistita da una donna medico e le suggerì di tentare lei stessa questa strada perché aveva intelligenza e coraggio sufficienti per provare.
Cominciò così una strada tutta in salita.
Cominciò così una strada tutta in salita.
Elizabeth non aveva la formazione necessaria per accedere ad una scuola di medicina: le mancavano l’esperienza medica, i soldi per mantenersi agli studi ed una discreta conoscenza di latino e greco. Elizabeth decise quindi, per guadagnare soldi, di continuare l’insegnamento ed andò ad abitare presso un medico, dove poté avere a disposizione dei libri di medicina, dove poter studiare latino e greco e dove poter fare un po’ di pratica.
La prova più difficile era farsi accettare come donna in una delle prestigiose scuole di medicina americane. Infatti, nessuna di queste l’ammise ai corsi, così dovette provare con numerose scuole più piccole finché una soltanto l’ammise: il Geneva Medical College di Geneva, New York.
Elizabeth giunse nella cittadina di Geneva il 6 novembre 1847 e, nonostante l’ammissione, aleggiava un certo scetticismo e stupore ad una decisione così strana per quei tempi, anche tra gli studenti dei corsi. Gli ostacoli incontrati non furono soltanto all’interno del college; anche nella cittadina la gente la evitava, credendola folle o addirittura immorale e dovette lottare contro una serie di episodi di discriminazione sessuale.
Elizabeth giunse nella cittadina di Geneva il 6 novembre 1847 e, nonostante l’ammissione, aleggiava un certo scetticismo e stupore ad una decisione così strana per quei tempi, anche tra gli studenti dei corsi. Gli ostacoli incontrati non furono soltanto all’interno del college; anche nella cittadina la gente la evitava, credendola folle o addirittura immorale e dovette lottare contro una serie di episodi di discriminazione sessuale.
Alcuni curiosi entravano ai corsi solo per vederla; anche i professori erano in visibile imbarazzo, tanto che le fu proposto di disertare le lezioni di anatomia riproduttiva. Elizabeth insistette per essere considerata alla stregua di tutti gli altri, così pian piano riuscì a conquistarsi il rispetto e l’approvazione di studenti, professori e perfino degli abitanti di Geneva.
Nonostante ciò, il medico che operava nella cittadina non voleva avere niente a che fare con lei, così Elizabeth si ritrovò a ricevere le persone più povere della città e gli immigrati che soffrivano di tifo, malattia sulla quale basò la propria tesi.
Nonostante ciò, il medico che operava nella cittadina non voleva avere niente a che fare con lei, così Elizabeth si ritrovò a ricevere le persone più povere della città e gli immigrati che soffrivano di tifo, malattia sulla quale basò la propria tesi.
Con grande orgoglio ottenne la laurea nel 1849 con enorme successo. Suo fratello scrisse di lei, ricordando il momento della consegna dei diplomi: “Dopo un breve discorso del presidente della commissione, il Dr. Hale – i diplomi sono stati conferiti. Elizabeth è stata lasciata alla fine e chiamata da sola. Il Presidente si è rivolto a lei nella stessa formula consueta. Il pubblico presente ha applaudito“.
La prima grande soddisfazione di Elizabeth fu il successo che la tesi ebbe nell’ambito accademico, tanto da meritare la pubblicazione sul Buffalo Medical Journal. Anche la stampa si occupò della novità di una laurea in medicina ad una donna e le reazioni furono per lo più neutrali o a favore, benché qualcuno, soprattutto medici scrissero pareri contrari.
Subito dopo la laurea, Elizabeth partì per l’Inghilterra e poi per Parigi, sperando di poter lavorare in qualche grande ospedale europeo per approfondire le sue conoscenze. L’unica opportunità offerta fu l’ammissione all’ospedale La maternité per partorienti; la preparazione offertale, però, non era molto dissimile da quella impartita alle giovani donne che si preparavano a diventare levatrici. In seguito, fu ospitata presso il St. Bartholomew’s Hospital di Londra, dove fu ben accetta.
Elizabeth torno negli Stati Uniti nel 1851 sperando di aprire uno studio, ma il destino le aveva riservato ben altri sentieri da percorrere. La Blackwell, infatti, si dedicò soprattutto alla prevenzione e alla promozione dell’igiene tra partorienti e personale medico che le assistevano e alla propaganda per una preparazione medica rivolta a donne.
Nel 1857 Elizabeht decise di aprire un ospedale in tutta regola, chiamato il New York Infirmary for Indigent Women and Children che, come dice il nome stesso, offriva servizi ed ospitalità a donne e bambini poveri.
Questo ospedale era però anche un’opportunità concreta per offrire la necessaria preparazione medica e clinica pratica a donne studenti di medicina. Il personale ospedaliero fu all’inizio costituito solo da lei stessa, da sua sorella Emily e da Marie Zarkzewska. Il passo successivo fu quello di creare un vero e proprio college medico; infatti, le donne non riuscivano mai ad entrare nei college maschili.
La scuola si chiamò Woman’s Medical College of the New York Infirmary ed aprì i battenti nel 1868, con 15 studenti e 9 professori, compresa la Blackwell in qualità di Professore di Igiene, sua sorella Emily come Professore di Ostetricia e Ginecologia.
Questo ospedale era però anche un’opportunità concreta per offrire la necessaria preparazione medica e clinica pratica a donne studenti di medicina. Il personale ospedaliero fu all’inizio costituito solo da lei stessa, da sua sorella Emily e da Marie Zarkzewska. Il passo successivo fu quello di creare un vero e proprio college medico; infatti, le donne non riuscivano mai ad entrare nei college maschili.
La scuola si chiamò Woman’s Medical College of the New York Infirmary ed aprì i battenti nel 1868, con 15 studenti e 9 professori, compresa la Blackwell in qualità di Professore di Igiene, sua sorella Emily come Professore di Ostetricia e Ginecologia.
L’anno successivo, Elizabeth Blackwell lasciò la direzione della scuola alla sorella Emily e partì per l’Inghilterra, dove fu fondamentale il suo aiuto per organizzare la National Health Society e dove fondò la London School of Medicine for Women. Nel 1875, Elizabeth Blackwell fu nominata Professore di Ginecologia al London School of Medicine for Children. Morì nel Sussex nel 1910.”
Fonti:
Storia della medicina
Storia della medicina
No Comments