25 Feb #unaricettaalmese – A carnevale ogni “chiacchiera” vale!
Ed anche quest’anno si avvicina il martedì grasso… ultimo giorno del Carnevale.
Come ogni festività, anche questa ha alcuni dolci che la contraddistinguono, tuttavia il dolce di Carnevale per antonomasia sono le chiacchiere.
Se vi state chiedendo cosa sono, è perché evidentemente non siete di Bari, come me… le chiamate forse bugie o cenci? Allora siete toscani o liguri. Fiocchetti? Siete romagnoli. Frappole, sfrappole, crostoli? Siete lombardi, veneti, friulani o altoatesini. Frappe? Siete laziali.
Per quanto riguarda l’origine del nome di questo dolce, ci sono versioni diverse. Alcuni la fanno risalire all’antica Roma, altri invece a sostengono che abbiano origini partenopee e precisamente che il loro nome derivi da un episodio verificatosi alla corte dei Savoia, allorquando una regina mentre chiacchierava con le dame, ebbe fame e chiamò il cuoco Raffaele Esposito per farsi fare un dolce che lui inventò sul momento e chiamò appunto “chiacchiere”.
Qualunque siano le origini e comunque voi le chiamiate, sono certa che conosciate bene quanto questo dolce sia delizioso e quanto una chiacchiera tiri l’altra!
Ieri mattina mi sono svegliata con il desiderio di prepararle, anche perché era il compleanno del mio maritino e volevo fargli una sorpresa. Sapete che io non mangio burro, strutto, uova e zucchero bianco, così ho preso spunto dalla ricetta tradizionale per realizzarne una versione di chiacchiere vegane.
Buonissime!!! Le mie chiacchiere sono saporite, leggere, senza prodotti di origine animale e senza zucchero. L’aggiunta di succo di mela e sciroppo d’acero donano una nota spiritosa e deliziosa: provare per credere!
Ingredienti per circa 22 chiacchiere:
250 gr di farina biologica semi integrale Tipo 2
1 cucchiaio di amido di mais o fecola di patate
30 gr di olio di girasole deodorato biologico
80 gr di sciroppo di acero biologico (o succo di agave)
1 bustina di lievito cremortartaro biologico
1 pizzico di sale o bicarbonato biologico
50 gr di succo di mela biologico (o di vino bianco secco)
1 limone biologico di cui va grattugiata la scorza
Mettete in una ciotola tutti gli ingredienti secchi, quindi farina (preferibilmente setacciata), amido di mais, sale e cremortartaro e con un cucchiaio di legno amalgamate bene tutti i secchi.
Poi versate nella ciotola lo sciroppo di acero, ed incorporatelo all’impasto e poi l’olio di girasole deodorato, sempre continuando a mescolare, ed infine a poco a poco il succo di mela. Continuate ad impastare con le mani fino a quando otterrete un composto solido, ma abbastanza morbido e compatto. Lasciate riposare l’impasto ottenuto per 40 minuti, in modo che l’impasto diventi più elastico.
Una volta pronto, dividete l’impasto in due parti ed incominciate a stenderlo con il matterello o, se avete la macchina per stendere la pasta, ancora meglio. Ripiegate l’impasto per 6/8 volte continuando a passarlo con il matterello o con la macchinetta, in modo che si sfogli, prenda aria e si stenda meglio.
L’ultima sfoglia deve essere sottile, particolarmente sottile se intendete cuocerle al forno.
Io le preferisco al forno, ma se per una volta volete farle fritte… va bene lo stesso.
Preriscaldate il forno a 180° ed appena pronto infornate per 8/10 minuti, stando sempre vicino al forno per controllare che non si brucino.
Una volta cotte, lasciatele raffreddare su una grata da forno e poi mettetele in un piatto da dolce cospargendole di zucchero vanigliato a velo!
Ummhhh che buone… quasi quasi vado a mangiarmene una!
Buon appetito!
#lacambusadiTizi #mangiarsanoebuonosipuò #unaricettaalmese
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